Jonian dolphin conservation: il blu cobalto e la gioia dei delfini a Taranto

Mollate gli ormeggi della fantasia e preparatevi a tornare ad entusiasmarvi come i bambini! Perché è proprio ciò che vi accadrà!

Se anche voi, come me, amate queste splendide, libere e gioiose creature,  lasciate perdere acquari o delfinari: non fatevi sfuggire invece l’occasione di ammirare i delfini allo stato libero e selvaggio, con i ragazzi della Jdc!

Vi accoglieranno a bordo dei loro due fantastici catamarani Taras e Extraordinaria, e vi condurranno in punta di piedi all’ingresso della casa dei delfini, nel blu profondo del Golfo di Taranto. Perché in punta di piedi? Perché la loro attività è essenzialmente di ricerca, condotta su esseri viventi liberi e selvaggi, nel loro habitat naturale ed in maniera assolutamente non invasiva. È quindi anche un’attività di tutela. Ecosostenibilità è la keyword. Non aspettatevi di nuotare con loro o di toccarli: l’uomo spesso distrugge ciò che tocca. Ma vi assicuro che osservarli nel loro ambiente vi trasmetterà un’emozione che rimarrà impressa nel vostro cuore.

Si salpa dal molo S. Eligio (se arrivate in anticipo, potreste gustare un buon caffè al bar del Moletto), navigando nelle tranquille acque del Mar Grande. Vedrete sfilare alla vostra destra le nostre due splendide isole, S. Pietro e S. Paolo, mentre la fresca brezza marina finalmente concede un po’ di sollievo dalla calura estiva. Nel frattempo, i ragazzi ci spiegano le loro attività e ci danno un’altra informazione che lascia un po’ basiti (per chi è facilmente impressionabile): per osservare i delfini, raggiungeremo punti ove la profondità massima è di ben 1000 Mt!

Superato lo shock (scherzi a parte, è tutto svolto con la massima sicurezza possibile) arriviamo finalmente in mare aperto, che quasi la costa non si vede più. Mentre si prende il sole, si aguzza un po’ tutti la vista, sperando di veder prima o poi spuntar fuori dall’acqua l’amichevole pinna.

Il cuore accelera un pochino quando si sente gridare da sulla torretta di avvistamento posta a 6 mt d’altezza: 30 gradi a dritta! Istintivamente si balza tutti in piedi eccitati, macchine fotografiche alle mani. Ma i ragazzi che ci accompagnano frenano un po’ i nostri entusiasmi: non dimentichiamo di essere osservatori in punta di piedi. Voce bassa e pochi rumori per non spaventarli.

Con ciò che accade subito dopo però, vi assicuro che è molto difficile contenere l’emozione…

Prima lontani, poi man mano più vicini, ecco apparire magicamente, tra le increspature dell’acqua, 2,3,5,10,20,30 pinne grigie!!! Appaiono e scompaiono ritmicamente, ovunque si giri lo sguardo! Gridolini soffocati di emozione si sentono un po’ da parte di tutti, bambini e adulti, ed i click delle macchine fotografiche si susseguono frenetici! Mentre il tecnico che guida il catamarano diminuisce i nodi di velocità, si sentono i bimbi sulla rete che gioiscono d’improvviso: i delfini sono proprio sotto di noi!!

Li vediamo, ad un braccio di distanza, danzare per qualche secondo sotto lo scafo per poi scomparire negli abissi, mentre gli altri individui di questo cospicuo gruppo continuano a mostrarci le loro pinne dorsali tutti intorno a noi…

Il culmine di questo pathos però non è ancora giunto. L’emozione tocca l’apice quando si iniziano a vedere alcuni esemplari compiere alti salti fuori dall’acqua e rumorosi tuffi, uno dopo l’altro!

Sono segnali, ci dicono, modi per comunicare tra loro, in un linguaggio ancora largamente sconosciuto agli umani. E forse è meglio così. Il dato di fatto è che l’emozione e la gioia che questi mammiferi riescono a trasmettere con le loro danze veloci ed i loro salti acrobatici, liberi nella vastità del mare, sono indescrivibili. Si svela, grazie a loro, tutta la bellezza, la maestosità ed il fascino misterioso che Madre Natura possiede. Ma si palesa al tempo stesso la sua fragilità. E fa paura.

Non saprei dire quanto tempo abbiamo trascorso a guardarli, incantati, ma quando è giunto il momento di tornare indietro, mi è sembrato davvero troppo presto! E’ una magia quella che i delfini sono in grado di creare.

Sulla via del ritorno, i nostri preparatissimi accompagnatori si sono profusi in spiegazioni su questi animali, sulla loro evoluzione e sulle problematiche relative alla gestione di ricerche e progetti inerenti.

Durante la breve sosta presso l’isola di S. Paolo, ci illustrano i loro sforzi diretti alla realizzazione di un’oasi protetta nel Mar Grande (li dove c’è la maggior parte degli individui) ed alla possibilità di sfruttare proprio l’isola di S. Paolo per finalità di ricerche. Per il momento però, è tutto allo stato progettuale.

Nel frattempo, il consiglio che sento di dare è di provare almeno una volta questa entusiasmante esperienza con la Jonian Dolphin Conservation: cliccate qui, verificate la disponibilità della data che vi interessa su uno dei due catamarani a disposizione (vi consiglio il Taras, poiché ha in più rispetto all’altro la rete e la torretta d’avvistamento…! :P) e prenotate! Diverrete assieme a loro ricercatori per un giorno e vivrete emozioni incredibili che porterete con voi per sempre.

Taranto è anche questo! Provare per credere!

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